05 settembre 2006

qua si parla di aria fritta...questo mi ripeteva sempre il mio professore di matematica dandomi una botta in testa.

qua si vive veramente mi ripeto ogni giorno da un po di tempo, altro che aria fritta, qua si diventa grandi, si cresce e i bambini sono sempre più bambini, l'erba cresce alla solità velocità, di più in primavera e in autunno, meno in estate e in inverno, la natura è questa, la mia natura qual'è?, cosa devo ascoltare? l'albero che germoglia o la pianta di pomodori che si secca a settembre, il canarino che depone le uova a partire dal 18 febbraio o il diamanante mandarino che depone le uova tutto l'anno, la zanzara tigre che punge le mie caviglie ogni volta che mi avvicino all'orto o la lumaca che appena mi vede sparisce nel suo guscio?.

ho come l'impressione di avere iniziato a vivere da un anno a questa parte, vivere, soffrire, gioire davvero, assoporare la solitudine, assaggiare il salato delle mie lacrime, ridere delle mie parole dette allo specchio, svegliarmi e trascinarmi in bagno pensando di dover stendere, pensando di dover stirare. Qua si vive, le piante mi crescono dentro, mio figlio mi cresce per 1/4 in braccio per l'altro quarto in cortile, per l'altro quarto in un'altra casa e per l'ultimo quarto cresce e basta...per i fatti suoi come è giusto che sia, cresce tra i suoi giochi, nelle sue costruzioni, nei suoi scarabocchi indecifrabili, nei suoi discorsi, nelle sue pretese.

qua si vive davvero e tutto lascia un segno, una cicatrice.
mia madre compie 58 anni con la sua cicatrice nel cuore,
mio fratello compie 23 anni con i calli nei polpastrelli
a forza di cercare le note sulle corde della chitarra,
mio padre ne compie 60 con la sua brandina in officina...

tutte vergini...un unico leone.