rimango vigile...ascolto tutto e cerco di ambientarmi. è un istinto. puro istinto di sopravvivenza, mi spunta un sorriso perchè ho scoperto di volermi bene. quindi rido e sento come non mai oggi la forza di chi ha saputo tenersi in piedi da solo, non cadere mai. mai. sbuffo ma avanzo. lento ma avanzo. avanzo e questo è l’importante, sorrido e questo è l’importante. l’albero che mi è cresciuto dentro sorride, ha una bocca grande come quella di un pesce rosso alla ricerca di pane, labbra umide e un cuore grande come una mela. sono felice comunque anche se le foglie cadranno anche quest’anno, davanti allo specchio sto ad occhi chiusi, mi conosco ormai, so che non mi lascio mai solo. la solitudine la lascio a chi ha paura di vivere. la paura mi ha baciato le guance, protetto dal freddo, sul tappeto magico ho attraversato pianure di solitudine, deserti di silenzi, montagne di tradimenti, galassie di delusioni e poi sono finito qui...in una piccionaia. più vicino al cielo. più vicino alle stelle.
sto bene comunque, il resto, quello che mi manca è dentro. tutto dentro me.
rido
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