11 aprile 2007
così non VALE
eri in un angolo della casa appoggiata al muro. ci siamo abbracciati come non accadeva da anni, mi hai tirato nell'angolo e ricordo di averti leccato il collo...talmente lungo era da arrivare all'orecchio con la lingua completamente secca. ti piaceva e mi piaceva. mi hai detto "dai prendimi in braccio e aiutami a saltare la rete"...oltre la rete l'orto del vicino, oltre l'orto un campo fiorito.
il sogno si è interrotto inaspettatamente sul più bello. voglio pensare ora di essere caduto nel cercare di aiutarti ad oltrepassare la rete, caduto di schiena con te sopra di me a ridere. tu sopra di me...io paralizzato tra gli asparagi della vicina.
insensibile al tuo starmi di sopra ho chiuso gli occhi ed è iniziato un'altro sogno,
sogno nel sogno...
...ma questa volta il mio.
ad occhi chiusi ho sognato il mare, la sabbia tra i piedi umida, i sandali, i gamberetti, la mia bici ferma al palo legata, il libro nella borsa e quel vecchietto che non smette mai di dirmi che i pomodori non dovevo piantarli a marzo, quel vecchietto a cui cresce il naso, a cui crescono le orecchie, sempre di più, sempre di più...e poi perchè?
che cazzo di sogni sto facendo con te sopra...
voglio per me grandi fiori dagli odori nauseanti, grandi mani per coprirmi gli occhi da film paurosamente horror, grandi ruote per arrivare con un solo colpo di pedale oltre ogni montagna, un grande cuore per farci stare tutti, belli e brutti. voglio per me sogni d'oro.
ieri seduto con gli occhi chiusi ho simulato la mia morte, il cuore lo sentivo battere piano poi forte poi piano e sempre più piano...il fumo ha fatto il resto, pallido, gelido, sudato e quasi svenuto. ho riaperto gli occhi e ho ritrovato la vita, pian piano il cuore ha ripreso il suo ritmo, mi si sono scaldate le mani e ho smesso di sudare...ho avuto paura di farmi morire.
c'ero quasi riuscito.
oggi so quanta paura mi faccio, mi lascio in pace e mi regalo sogni d'oro...anche se siamo separati.
da tutto
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