il giallo sulla parete non respira. il sole non ha scampo. dovrò creare un'altro orizzonte...un azzurro su cui sparire
05 febbraio 2007
il vuoto che rimbomba. la paura del vuoto un po' mi riempie e un po' mi spaventa. in macchina volante alla mano canto, in casa ballo le canzoni di celentano poi di colpo crollo e mischio il colore alle lacrime. mi bruciano le mani. non riesco a trattenere l'istinto, ho aspettato tanto e ora che le mani mi bruciano disegno e dipingo senza sosta.
faccio fatica ad uscire, la calamita è tornata. vedo attorno a me tutto sfumarsi, colori ovunque spandere, vene del legno assorbire.
ho aspettato seduto di fronte a lui che si seccasse, secondi a passare, secondo dopo secondo il colore si fa più opaco, ho vegliato il suo seccarsi poi l'ho portato con me la sera, in macchina seduto di fianco a me, è una strana sensazione non riuscire a separarsi da ciò che si ama, e allora l'ho portato a cena con me.
stamattina sono stati i primi occhi che ho cercato. oggi ha un giorno. il primo mattino
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