il mio bimbo tra le braccia e la stanza gira, lui che mi stringe, io che lo stringo, ride lui rido io. tutto l'amore che ho in quella giravolta, e poi su e poi giù, e poi ancora ancora ancora ancora. la musica che fa vibrare i vetri di casa, chiudiamo gli occhi e gli abbracci si fanno più forti, ad occhi chiusi sono più forti. non esiste stanchezza, non esiste che mi tremino le gambe, non una volta, ne con la febbre alta, ne con la caviglia fasciata...niente mi ferma dal farlo girare.
E' tutto quello che ho, tutto quello che mi rimane. il mio assistente, il mio pizzaiolo, il mio dottore, il mio compagno di giochi, il mio disfalettiappenafatti, la mia sveglia fatta di piedi caldi in faccia, il mio chiudi cassetti, il mio chiudi shampoo, il mio disegna soli con i denti, il mio ballerino preferito, il mio carrello della spesa. tutto, tutto.
ho diviso il cuore in tante parti, uno lo uso per sopravvivere, l'altro per vivere, l'altro per disegnare e dipingere. un mio amico mi ha detto di tirarmi su, di credere in quello che ho dentro e di tirarlo fuori. credici perchè è tanto. ho mani disposte a segnarsi pur di costruire nuove strade, pur di ridarmi il sonno di un tempo.
ieri il legno ha rimesso gli occhi, dal legno è nato un'altro sguardo e oggi mi sento già un po' meglio perchè so che a casa qualcuno c'è ad aspettarmi...
ma mi manchi
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