20 giugno 2006


parlo da solo...embè che c'è di male, scrivo da solo...embè che c'è di male. Sono patetico perchè piango...embè che c'è di male. Quando mi si riempiono i polmoni e respiro l'odore di legna bruciata o erba tagliata mi tornano in mente le crepe nella terra e i rospi sotto i sassi, i girini nei fossi e le bisce nascoste nell'acqua. La fantasia nostra non ha limite, a me spinge nelle tempie, ieri mentre pedalavo mi ha bussato alla tempia destra. C'è una storia in ognuno di noi e vorrei saperla, vorrei scriverla ma non inseguirla, vorrei fosse lei a venirmi a prendere. Quando matureranno le albicocche dal balcone mi sporgerò e ne mangerò tre. ho già fatto le prove, mi sono allungato e ci arrivo, ho sfiorato l'albicocca verde acerba.

ma adesso devo scappare, devo correre perchè arriva arriva arriva...mi sta inseguendo.

devo elaborare il piano d'azione e poi lo scriverò.
scriverò la storia quando avrò un piano d'azione.

intanto inverto le parole ma non il senso.
baci di falena

Nessun commento:

Posta un commento