22 maggio 2006

io ballo da solo


ogni cosa ha il suo peso. ogni parola ha la sua panchina su cui dondolare...il suo posto di blocco, le sue transenne, il suo palco vuoto, le sue tribune piene di schegge. Mi tremava il petto, mi sudavano le mani. C'era uno spiraglio, c'è uno spiraglio, ci sono le stelle e i grilli che in centro si nascondono. Arriva l'estate e il gatto comincia a fare il pieno di notte nei distributori vuoti. 20euro e via. Venti euro e si parte. Il pieno di parole non costa più tanto come prima. Il prezzo è calato e allora faccio il pieno.
Ballano le debuttanti...il dubbio l'ho avuto quando girando l'angolo noto due anziani signori, marito e moglie a braccetto, passeggiavano per il centro alle 3 e mezza di notte...lui in frak e lei in...boh, non saprei...in abito da sera, ecco si in abito da sera...luccicava tutta. Faccio un'altro centinaio di metri e vedo altre due coppie poi spengo la macchina e seguo la musica che nelle notte sembra arrivare da quel mastodontico portone spalancato sulla piazza. E' un valzer...è il ballo delle debuttanti. Non mi resta che mettermi comodo, con le schegge nel culo in posizione centrale sulla tribuna d'onore deserta. Un militare dopo pochi minuti mi fa spostare, sposto le mie parole, chiudo gli occhi e ascolto. Un ragazzo chiede se ho un sigaretta offrendo in cambio un goccio di vino...se ne va barcollando. alle 4 finiscono le danze e mentre li guardo uscire a coppie mi sembrano tutti storpi, le donne che a mala pena si reggono sui tacchi a spillo aggrappate come avvoltoi al loro ballerino dalle tasche piene di denari. io me la rido. me la rido, me la rido.

sono strani giorni.

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