stanotte ti ho sognata...stanotte sei apparsa,
eri al tavolo a mangiare con un'amica.
non ti vedo e non ti vedevo da due anni, forse tre,
sei uguale, sempre la stessa,
capelli rossi e sguardo triste.
so che vivi in una casa fatta di scatole a contenere camice, maglie, maglioni, scarpe, canotte, reggiseni e mutande. ogni indumento ha la sua busta, la sua scatola...dividi l'inverno dall'estate, la primavera dall'autunno. so che hai mille paure e mille fobie. so che volevi dipingere e invece hai aperto una cartoleria. so che ami tuo marito. so che ami la pulizia, so che la polvere non esiste in casa tua. per questo in casa niente scarpe ma solo ciabattine...anche per gli ospiti...ma non osi imporlo. sei brava a farlo intendere...sei triste..perchè le scarpe calpestano le tue mattonelle...quelle suole...maledette suole del cazzo!!! vaffanculo!!!
Ora sei mamma...e da quando l'ho saputo ti scrivo spesso, so che sei depressa, so che ti senti imbranata, so che non ti senti tanto mamma. Vorrei vederti me lo dico sempre e stanotte ti ho vista...anche se in sogno ti ho vista.
eri al ristorante, ti ho abbracciata, tu a mala pena mi hai salutato...quando ti ho chiesto di vedere la bimba mi hai portato in un'altra stanza dove avevi lasciato il cappotto e sotto, in un angolo a terra, in una scatola, avvolta in un panno stava tua figlia.
stamattina solo una cosa mi gira per la testa
"perchè non posso essere mamma?"
perchè?
perchè?
io invece mi accontento di pochi occhi. mi piace più così
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