03 luglio 2007


veleggio senza vento mi fermo in mezzo al mare e aspetto la calma, quella che il ragionamento chiama distacco, quella che l'istinto chiama sopravvivenza...e allora mi riposo, no anzi, mi ascolto e mi accontento, mi gestisco e mi riempio. bevo le mie lacrime, attendo ricrescere i miei capelli, mi siedo e aspetto che i nodi vengano al pettine mentre sul fuoco la pasta si cuoce. mi piace al dente, fremo e scolo, condisco e mangio. vivo.

la bionda è in una tunica bianca ornata di pizzi e merletti, bionda tinta e truccata nel buio sembra marilyn monroe in pensione, quel dopo che nessuno ha mai potuto vedere, lo sfascio, seduta su una sedia con lo sguardo perso fa la guardia alla sua bancarella di giochi usati. si marilyn vende giochi usati al mercatino, ceste di sorprese Kinder, ceste di omini playmobil, e poi ragni di gomma, pistole, trapani che non funzionano e macchinine senza ruote.

Giulio scava, scava nelle ceste, si siede nell'erba, vuole il cesto che sta proprio sotto la bancarella, proprio quello. io guardo un telefono usato, di quelli anni 50...marilyn mi guarda, si sporge, sorseggia la sua Coca Cola light e mi rutta in faccia con una naturalezza che quasi non me ne accorgo se non fosse che Giulio mi dice "papà ma ti ha ruttato in faccia".

silenzio

silenzio

silenzio

"scusa ma mi viene su quello che ho mangiato questa mattina...e comunque il telefono è originale, funzionante, te lo lascio per 150 euro"

Eh?? 150 euro??

Giulio seleziona accuratamente 6 oggetti, 2 dinosauri, un soldatino da far divorare, un pirata con la benda nell'occhio, una mosca e un ragno.
pago un euro di tutto, e ce ne andiamo.

poco dopo, poco più avanti, fermo con giulio tra le braccia, osservo marilyn da lontano, barcolla tra le bancarelle in quella tunica bianca si trascina mentre sorseggia l'ennesima Coca Light...

...ora almeno so che non è morta.

quasi

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