sono contento, contento di ciò che sono, dio ciò che ho passato e di ciò che sono diventato. il passaggio è stato lento e doloroso, ancora oggi fa male, oggi sono coltelli che passano attraverso ferite aperte dalle pareti cicatrizzate, passano attraverso e se ne vanno. oggi è come se fossi un albero a cui sono stati legati i rami fragili per evitare che il vento glieli spezzi...ma l'inverno è passato e mi hanno slegato i rami, mi sono accorto di esser diventato forte...certo il vento mi fa ancora paura, mi piega ma non mi spezza. in estate i frutti riuscirò a reggerli, ne sono sicuro, almeno una pesca riuscirò a far maturare. almeno una, una per me. piena di succo...che lascerò cadere dalle labbra scendere sul collo e finirmi nell'ombelico.
e adesso succhiami
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2 commenti:
Direi che stai facendo un buon lavoro su te stesso..vedrai, riuscirai a rinascere...Lo devi fare per colui che ti da' la forza tutti i giorni ^_* "un'amica dagli occhi verdi"
che bello leggerti così!
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