14 dicembre 2005

SILVANA

Il freddo è freddo e nella mia testa il sole scalda solo i capelli. Girotondo in macchina, sbaglio strada pur sapendola a memoria, inverto la rotta, torno indietro e parcheggio. Cola alla mia destra il ghiaccio sciolto dal riscaldamento fasullo, il vetro lascia filtrare luce e persone...passi sparsi...carrelli pieni e guanti a spingere.

Fa freddo la mattina.

Scendo, passo nell'aiuola, calpesto erba ghiacciata, e vado, cerco di andare oltre...oltre i miei pensieri, mi lascio spingere tra le persone...assente. sono assente fuori ma presente dentro. Un ascia di legno, cerco un'ascia su cui dipingere, schegge da piantarmi nel palmo della mano. Voglio cancellare. voglio piallare, seguire le vene del legno...le rughe del legno. C'è tempo, tempo per tutto. ci sarà anche per me.

Fa freddo ovunque.

Con la mia ascia in mano esco, passo l'aiuola e trovo lei. La zingara Silvana, occhi verdi e denti neri, capelli castani dritti e sporchi...unghie nere. uno sguardo che paralizza e allora mi paralizzo e ascolto, la ascolto. "Tu stai male, te lo leggo negli occhi, qualcuno a cui vuoi bene soffre, tu soffri io ti posso aiutare, prego per te la Madonna del Montenegro, se vuoi accendo venti candele tutto il giorno e prego per te." In quel momento ho pensato a tutto e a niente ho solo ascoltato e mi son lasciato fare. Mi sono lasciato strappare i capelli ho dato 20 cent a cui ha avvolto i miei capelli, ho dato la mia carta d'identità, ha baciato la mia foto, ha messo i soldi e i miei capelli nel mio portafogli. Ha sputato sui miei soldi e ha pronunciato parole a me estranee. "pregerò per te, per i tuoi cari...io sono Silvana, non voglio niente, sono sempre qui, se tutto andrà per il meglio sai dove trovarmi, mi farai un regalo...ciao"

Rimango immobile con 20 centesimi una ciocca di capelli e uno sputo nel portafogli, con quegli occhi verdi che mi fissano e mi dicono "guardami". Io sono stato sincero..sono stato vero...e anche se non lo fossi stato i miei occhi non avrebbero mentito. Ho dato a Silvana il mio cuore, i miei occhi...avrei voluto abbracciarla, avrei voluto dirgli...portami con te, nel tuo sacco, voglio tenerti la mano e starti vicino mentre preghi. Non ho pensato nient'altro, ho dato tutto senza pensare. Il resto non mi interessa. Le paure non mi toccano, mi lascio fare.

Non dovrò spendere per una settimana quei 20 centesimi neanche in caso di bisogno...e questo è quello che ho fatto ieri che mi mancavano proprio quei 20 centesimi. Se tutto andrà per il meglio tornerò da te Silvana.

2 commenti:

elfparia ha detto...

che belle le tue parole, e che belli tutti gli spazi tra e dietro le parole. vorrei imparare il mio italiano, e scieglio di visitare spazi tra, dietro e dentro le tue parole. all'università non si insegna la lingua che sto cercando, la lingua che non limita.

giuio ha detto...

...è davvero così come dici tu. è bello quello che scrivi. "visitare spazi tra, dietro e dentro le tue parole." bellissimo quello che hai scritto.